Ho scovato questo libro in una delle mie bancarelle di fiducia di via Po: in perfette condizioni, costava la metà ed era uno dei titoli che nell’ultimo periodo mi avevano incuriosito. In parte forse per la copertina color pastello, il fiore candido con quell’accenno di porpora e l’incipit che faceva pensare ai libri di Murakami.

Prima che mia moglie diventasse vegetariana, l’avevo sempre considerata del tutto insignificante. Per essere franco, la prima volta che la vidi non mi piacque nemmeno.

L’autrice, Han Kang, coreana, si avventura nel racconto di come Yeong-hye diventi vegetariana dopo aver fatto un angoscioso sogno, e dell’impatto drammatico che questa decisione avrà su tutta la sua famiglia. Yeong-hye non è semplicemente diventata vegetariana, ma ha via via assunto comportamenti sempre più strani e particolari, fino ad arrivare all’autolesionismo. La storia si dipana in tre atti raccontati da tre punti di vista diversi: nel primo parla in prima persona il detestabile marito di Yeong-hye, che si accorge subito delle stranezze della moglie e chiama in soccorso la sorella e i suoi genitori. Nel secondo il protagonista è il marito di In-hye, la sorella della vegetariana, artista infatuato di Yeong-hye. Nel terzo l’autrice si concentra sul punto di vista di In-hye e sui suoi sforzi per aiutare la sorella.

Benché le atmosfere siano quelle un po’ oniriche e immaginifiche di Murakami, che io amo molto, questo libro mi ha lasciato un po’ l’amaro in bocca: il primo capitolo mi ha fatto pensare che si andasse in un’altra direzione, poi però la storia ha preso un’altra piega e non ha, a parer mio, ben spiegato e concluso, come se nell’ultima parte stesse andando di fretta e non approfondisse adeguatamente il racconto delle parti precedenti.

Insomma, mi sa che stavolta mi sono fatta fregare da una bellissima copertina.

5 pensieri su “La vegetariana

  1. Oltre ad essere d’accordo con quello che hai scritto io credo che la traduzione non abbia reso giustizia a questo libro. Inoltre ci sono alcune cose che noi occidentali non siamo in grado di comprendere a pieno. In ogni caso mi fa ha fatto piacere leggerlo e non lo sconsiglierei 🙂

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  2. Sono molto incuriosita da questo romanzo. Ho letto pareri discordanti, ma è difficile averne un quadro completo e definitivo: insomma, non riesco a capire se potrebbe piacermi o meno. Credo che l’unica sia leggerlo…

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    1. è un po’ quello che rimane alla fine del romanzo: anche io non ho ancora capito se alla fine mi è piaciuto o meno 😉 forse questo significa che comunque è un romanzo che rimane e colpisce, anche se ci fa rimanere incerti.

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