Dopo aver letto Benedizione, invece di continuare con la Trilogia della Pianura, sempre di Kent Haruf, sono stata attirata come da una calamita da Le nostre anime di notte.
Complice il successo di questo libro, la gioia di vedere finalmente ai primi posti in classifica un’opera edita da una casa editrice indipendente e nata da poco, una copertina ammaliante, un titolo che evoca chiacchierate ed emozioni.
Divorato in pochi giorni. Lo stile di Haruf è sempre diretto ed essenziale, e poche parole bastano a raccontare una storia: una qualità che mi ha sempre affascinato di certi scrittori americani, una caratteristica che avrei sempre voluto fare mia ogni volta che mi sono messa con penna e cuore in mano a scrivere.
Le nostre anime di notte è il romanzo della fine: Haruf, ormai anziano e malato, sa che non gli rimane molto tempo. La sua scrittura corre veloce a raccontare come Addie, 70enne vedova, un giorno decide di attraversare la strada e andare a bussare a Louis, che abita nella casa di fronte ed è anche lui vedovo.
Per anni i due si sono incontrati sul vialetto, una vita vissuta vicini, ma senza sapere molto gli uni degli altri; ma Addie si fida istintivamente di Louis, e decide di fargli una bizzarra proposta: ti andrebbe di venire a dormire da me la sera, e parlare?
Sto parlando di attraversare la notte insieme. E di starsene al caldo nel letto, come buoni amici. Starsene a letto insieme, e tu ti fermi a dormire. Le notti sono la cosa peggiore non trovi?
E come due adolescenti che parlano davanti al portone di casa in una sera d’estate, notte dopo notte Addie e Louis si conoscono meglio, si innamorano, si completano.
Non tardano ad arrivare i problemi, però: la comunità di Holt, il piccolo paese in cui sono ambientati tutti i libri di Kent Haruf, non riesce ad adattarsi alla notizia della relazione tra i due; il figlio di Addie in particolare è contrario.
Scritto in quarantacinque giorni, un capitoletto al giorno, Le nostre anime di notte è un piccolo capolavoro che Haruf ha dedicato alla moglie Cathy, prima di morire di cancro. Intenzionato a raccontare la storia di una coppia – lui e Cathy – che trascorre le notti a parlare e a completarsi, è uno splendido regalo d’amore per la sua compagna di vita.
ps. amo la cura che NNE mette in ogni suo libro: la nota finale del traduttore, la pagina di descrizione sul sito, la playlist e, come ho già detto per Il paradiso degli animali, la quarta di copertina in cui si spiega a chi potrebbe piacere il libro. Bravi!