Un figlio che è anche un padre, un padre che è anche un nonno, una sorella che è anche una figlia e non è più una mamma, una fidanzata che è anche una mamma, un ragazzo che non è il ragazzo di nessuno, una figlia che è morta, una mamma che è anche un architetto: i personaggi de La clausola del padre di Jonas Hassen Khemiri sono tutti presentati senza nome proprio, richiamati ogni volta a seconda del loro ruolo nei confronti degli altri personaggi. Sono privi di nome eppure così vividi nelle loro imperfezioni, nella loro sincerità, nei loro pensieri scorretti.
Un papà che è anche un nonno, originario di un altro paese, torna ogni sei mesi in Svezia per non perdere i diritti da cittadino svedese. Ha stipulato con il figlio, che è anche un papà di due bambini, un accordo per il quale ogni volta che torna può abitare lo studio da commercialista del figlio, anche se lo riduce sempre in pessime condizioni, tra blatte e cumuli di spazzatura.
Il figlio è in congedo di paternità, ha una compagna che è un avvocato e ama il proprio lavoro, e vive in preda a un costante bisogno di approvazione da parte di chiunque – complesso dovuto evidentemente alle gravi mancanze inflittegli da suo padre quando era adolescente.
La sorella, che è anche una mamma di un figlio tredicenne che non vive più con lei, ha una carriera brillante e aspetta un figlio da quello che non è il suo ragazzo, ma ancora non sa se tenerlo o meno.
Dieci giorni per stare insieme, sistemare carte, documenti e fare visite e controlli di salute; dieci giorni per capirsi e conoscersi un po’ meglio, anzi, per ri-conoscersi nel ruolo di padri, figli, figlie, madri, fratello e sorella. Dieci giorni per perdonarsi, per scandagliare all’interno di sé, per capire che aspettarsi qualcosa dagli altri è sempre negativo. Dieci giorni per stupirsi di sé e degli altri.
Un ritratto delicatissimo eppure impietoso di una famiglia come tante, fatta di nevrosi e di non detti, di aspettative e di dinamiche complicate: un libro per chi ama le storie corali – la stessa vicenda viene raccontata dai punti di vista diversi dei personaggi – e per chi sente di aver bisogno di capire qualcosa di più su come funziona la famiglia (anche la propria).